Un viaggio di tre anni attraverso 25 paesi dell’Unione Europa: Roma, Budapest, Parigi, Madrid, Bruxelles, Londra, Amsterdam, Lisbona, Berlino, Varsavia, Praga, Bucarest, Sofia, Vienna, Bratislava, Vilnius, Riga, Tallinn, Copenaghen, Stoccolma, Helsinki, Lubiana, Zagabria, Dublino e Atene, le capitali incluse nel progetto, diventano solo dei nomi, dei luoghi che confluiscono in un unico luogo, antico e contemporaneo allo stesso momento, una Città Europa. Disegni nascosti nelle linee immaginarie degli sguardi, che si incrociano a migliaia nella vorticosa vita delle città. Dal nero, dall’oscurità della moltitudine e della città – spesso usurpata della propria identità – spunta come un miracolo l’essere umano, questo lumino, questo piccolo essere che a volte può sembrare il filosofo alla ricerca dell’uomo. Un progetto sul senso di solitudine, di alienazione dell’individuo nella grande città.
“A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l’uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi sfuggono, cercando altri sguardi, non si fermano. ”